Il nuovo codice dei contratti pubblici

Un vivace ed animato dibattito è stato  il protagonista della conviviale del 19 Aprile scorso. L’argomento che ha destato tanto interesse e partecipazione dei presenti è stata la presentazione, da parte del nostro avvocato Pietro Bembo, del “nuovo Codice dei contratti pubblici” e temi correlati che sono recentemente cambiati e che impattano, in vario modo, nella vita professionale dei nostri associati.
Il nuovo Codice è innovativo per una serie di aspetti e il nostro relatore si è voluto focalizzare sui più rilevanti per meglio comprendere le differenze con la precedente versione e la nuova valenza degli stessi; ne riportiamo di seguito solo alcuni stralci.

Una delle grandi novità è che il nuovo codice inizia con l’elenco dei nuovi principi posti a fondamento dell’azione amministrativa per l’aggiudicazione e l’esecuzione dei contratti pubblici, mentre le definizioni dei concetti basilari (soggetti, dei contratti, delle procedure e degli strumenti) sono contenute nell’allegato I.1.

I nuovi principi più rilevanti sono quelli del risultato e della fiducia (articoli 1 e 2), nell’intento di superare l’eccessiva attenzione di molti amministratori al rispetto della forma e l’eccessivo timore di incorrere in responsabilità.
Ad esempio, per principio del risultato si deve intendere la rilevanza della tempestività e del rapporto qualità/prezzo quale interesse pubblico primario da perseguire nella contrattazione pubblica nel rispetto della legittimità dell’attività amministrativa e nell’interesse della comunità e per il raggiungimento degli obiettivi dell’Unione europea.
Al risultato sono funzionali gli altri principi della concorrenza e della trasparenza, che però perdono la precedente centralità nel sistema dei contratti pubblici. Concorrenza e trasparenza non sono più l’obiettivo centrale della contrattazione pubblica, ma divengono strumenti per il risultato della tempestiva stipula di un contratto con un buon rapporto qualità/prezzo.

Altra importante novità riguarda il RUP, dove l’acronimo ora definisce la nuova figura del Responsabile unico del Progetto e non più del procedimento, elevandone la responsabilità alla totalità delle fasi finalizzate alla realizzazione di un Progetto, quindi comprende anche più Procedimenti che rientrano in un medesimo Progetto. Si tratta di un unico Responsabile per le fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione per ciascuna procedura disciplinata dal Codice.

La trattazione della serata si è articolata attraverso domande e osservazioni dei partecipanti che hanno fatto comprendere quanto sia di grande interesse l’argomento e pertanto merita certamente di essere affrontato in una delle prossime conviviali.

Per Tutti gli associati, che non hanno potuto prendere parte alla serata, gli atti sono resi disponibili tramite mailing list dedicata…un motivo in più per associarsi a Cobaty!

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